Angela Gianolla, classe 1980, una vita per la pallacanestro
coronata domenica da 450 presenze nella massima serie: “La prima sensazione che ho provato è stata di grande orgoglio, perché
non nascondo un po’ di soddisfazione nel vedere il mio nome così in alto insieme a quelli che
hanno fatto la storia del basket femminile italiano”.
Sicuramente un traguardo importante, che però Angela non
vuole enfatizzare troppo, quasi a minimizzare ciò che ha ampiamente meritato e
ottenuto con la grande dedizione e l’amore per la palla a spicchi: “Questo risultato non vuol dire che io abbia
fatto chissà cosa, ma quantomeno denota certa costanza, frutto di tanto lavoro
e passione”.
Dalle sue parole si denota l’umiltà e la riconoscenza verso
tutti coloro che hanno contribuito in qualche modo alla sua carriera: “Devo ammettere di aver sempre fatto parte
di contesti per me ottimali, società di un certo livello per quanto riguarda la
pallacanestro femminile italiana. Per fortuna poi non ho mai avuto infortuni
che avrebbero potuto penalizzare la mia carriera e quindi non ho mai dovuto
saltare alcuna gara.”
Il basket è sempre stato parte integrante della sua vita,
che in questa occasione ha potuto ripercorrere, facendo affiorare ricordi e
momenti indelebili: “Cercando di capire quante fossero 450 partite ho fatto un bel viaggio
nel passato, dagli inizi a oggi. È stato veramente piacevole ricordare quasi
vent'anni di quella che è stata a tutti gli effetti la mia vita.”
Il destino ha voluto che Gianolla festeggiasse questo
traguardo durante un derby proprio nel capoluogo veneto: “Giocare a Venezia la mia
450ª partita è stata una coincidenza abbastanza singolare, perché ricevere
l'applauso caloroso del pubblico del Taliercio e il riconoscimento dello
speaker, proprio lì dove tutto è iniziato, mi ha trasmesso un’emozione unica.”
Complimenti Angela, te lo meriti.
Area Comunicazione LBF