Hai da poco compiuto 27 anni e la prossima sarà la tua 13esima stagione in A1. Che effetto ti fa?
È un misto di emozioni: da un lato mi riempie di grandissima gioia, dall'altro è sicuramente una sensazione strana visto che nelle ultime stagioni mi è capitato di avere in squadra ragazzine più giovani di me di 10 anni. Ma anche questo fa parte del gioco, è il ciclo naturale della vita, e il mio obiettivo è il trasmettere la mia esperienza alle più piccole come chi, negli anni passati, l'ha fatto con me.

Dopo le vacanze (a proposito, dove e come le trascorri?) ricominci da Broni, a meno di 100 km da dove sei nata (Erba), con quali prospettive affronti questo nuovo capitolo e sei contenta di tornare nella tua terra?
Fino ad ora le mie vacanze sono state sui libri, ho dovuto preparare due esami universitari (sono al 2°anno di Scienze e Tecniche Psicologiche), tra poco mi concederò qualche giorno di mare in Sicilia continuando ad allenarmi in vista dei prossimi impegni sportivi.
La prossima stagione sarà sicuramente stimolante, caratterialmente sono una ragazza che cerca sempre di mettersi in gioco, a tal proposito ho bisogno di fare un campionato dove riesco a prendermi responsabilità importanti per dare una mano concreta alla squadra.
Broni penso sia la scelta giusta, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista personale, per continuare il mio percorso di crescita.

Si dice che il buongiorno si vede dal mattino. In tal senso il tuo percorso (267 presenze e 1062 punti) è iniziato il 18/3/2007 con un 1/1 da 3 in Como-Cavezzo. 11 anni dopo pensi ancora che la tua miglior qualità? In cosa ti sei migliorata e su cosa invece devi lavorare?
Il tiro da 3 punti è sicuramente il mio punto di forza anche se devo migliorare la continuità del gesto tecnico. Sto lavorando molto anche sul palleggio e il trattamento di palla per cercare di avere più soluzioni offensive.
Una cosa su cui mi sento particolarmente sicura sono le letture di gioco.

L’azzurro è il colore del cielo in questi giorni d’estate o anche il pensiero della maglia della Nazionale?

Entrambe ma soprattutto il colore della maglia della nazionale visto che tra meno di un mese inizia il raduno!

Hai giocato in questi anni quasi sempre per lo scudetto (Schio, Lucca e Ragusa). Credi in tal senso di aver maturato anche l’esperienza caratteriale da mettere a disposizione del gruppo?
In questi anni ho avuto la fortuna di giocare sempre in squadre di alta classifica, questo mi ha permesso di vivere esperienze importanti che mi hanno lasciato non solo tanti ricordi, ma anche tanta esperienza da mettere al servizio della squadra. 

A 27 anni qual è il tuo sogno?
Penso che ad oggi il mio sogno sia quello di vincere uno scudetto da protagonista e di fare parte in pianta stabile della nazionale. So che per far questo ci vuole tanto lavoro ma ciò non mi spaventa, è solo uno stimolo per fare sempre meglio!

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