Conquista i due punti l'Autosped, battendo non senza soffrire una combattiva Sarcedo che, arrivata al Camagna decisa a giocarsi fino in fondo le proprie carte, per larghi tratti ha anche cullato il sogno di tornare a casa con i due punti. Prima della fredda cronaca della partita però ci preme sottolineare, ed il farlo dopo una vittoria crediamo rafforzi il concetto, togliendo l'alibi del voler giustificare ad ogni costo un passo falso, che a nostro parere non si può andare avanti così. Ovviamente fino a quando la Fip imporrà di disputare le partite la società, in quanto affiliata, si adeguerà ma questo non è sport; ed oltretutto senza che questa soluzione, per quanto obbligata, metta al riparo dal contagio la salute di tutti gli attori in gioco (atlete, tecnici, arbitri e dirigenti). Siamo consci della situazione di grande emergenza in cui si trova ormai l'intera nazione ma proprio per questo riteniamo che sia doveroso che anche lo sport faccia un passo indietro e, perlomeno a questi livelli, si fermi fino a quando tutto non sarà più chiaro; qui non ci sono interessi milionari in campo, il motore di tutto è la passione delle persone che lo animano ed andare avanti, nel contesto attuale, in questo modo, tra squadre che non hanno una palestra dove allenarsi, partite nel deserto e calendari che cambiano ad ogni piè sospinto, non ha senso. Tornando alla partita di questa sera sono le vicentine a partire meglio, sfruttando sia la verve del duo Shaw-Iannucci che qualche disattenzione di troppo della difesa di casa; le giraffe sono così costrette ad inseguire e dopo un primo aggancio (11-11) devono ancora rincorrere le avversarie che chiudono a +4 la prima frazione (19-15). Si riparte con la formazione di Pozzi che prova a far valere la propria superiorità in centimetri vicino a canestro, fatturando un 6-0 che significa sorpasso (21-19); Sarcedo però non si scompone e ricomincia a macinare gioco e grazie ad una fiammata della baby Viviani torna a guidare (28-23). Prima di rientrare negli spogliatoi per la pausa lunga però la formazione di casa trova lo spunto per ricucire lo strappo e di andare al riposo avanti, seppur con il minimo scarto (34-33). Anche al rientro in campo sono le venete ad uscire più velocemente dai blocchi, riproponendosi nel ruolo di lepri e vantaggio esterno che resiste fino a poco meno di 4′ dalla fine del terzo parziale; dopo la tripla di Santarelli (38-42) è l'Autosped a piazzare un 9-0 che lancia quella che sarà la fuga decisiva della sfida. Si entra negli ultimi 10′ con il Bcc avanti (47-44) e con la zona fronte pari che paga buoni dividendi anche a causa delle percentuali non eccelse dal perimetro delle avversarie; vicentine che restano a secco per quasi 4′ e castelnovesi che pur non brillando in fase offensiva riescono ad issarsi fino al +7 (51-44); lo 0-4 subito in poco più di 30″ sembra riaprire i giochi (51-48) tanto da costringere Pozzi a chiamare time out per scuotere le proprie giocatrici. La strigliata sortisce effetti, perlomeno nella propria metà campo, visto che per ben 3′ entrambe le formazioni non riescono a trovare la via del canestro; a quel punto arriva, a chiudere i giochi, un 4-0 interno (55-48) che spegne gli ultimi fuochi delle ragazze di Silvestrucci. Game, set and match. In una serata non brillantissima al tiro (39% da due, 27% da 3 e 65% ai liberi) il successo è stato costruito grazie al netto predominio a rimbalzo (45-28), con Podrug a fare la voce grossa sotto le plance (ben 21 i palloni catturati, unitamente a 7 assist e 12 punti); era importante, dopo il lungo stop, riprendere il ritmo partita ed alla lunga l'operazione è riuscita, pur in un contesto ambientale che aveva del surreale. 

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