Nel peggior momento del paese
e dello sport, con questo inizio di Riforma, si è creata una confusione senza
precedenti.
Sono altri gli strumenti che
possono aiutare lo sport.
Si sta distruggendo la storia
del CONI, la centralità del primo Comitato Olimpico al mondo e il sesto al
mondo per risultati olimpici.
Per adesso sono solo dei
titoli.
Nessuna Federazione o società
sarà in grado di sostenere i costi del lavoro sportivo, nonostante le presunte
facilitazioni.
Parlando di “vincolo
sportivo” si fa solo bella figura di civiltà nella parola “vincolo” abolendo
però il significato, le conseguenze saranno inimmaginabili.
Quale società investirà più
sulla formazione dei giovani?
Tutto lo sport sarà
penalizzato.
I soldi a pioggia che si
stanno distribuendo non risolvono il problema.
Il problema oggi è
strutturale e colpisce sia le società professionistiche che pagano alte tasse,
sia le altre.
E’ grave come non si sia
ancora letta la parola Sport sulle iniziative di ristoro, né si stia parlando
di sospensione delle tasse come per gli altri settori economici del paese.
Un’ultima amara
considerazione è che l’autonomia che la legge riconosce alle Federazioni, e il
relativo aspetto privatistico, viene di fatto annullata da “sovrastrutture” che
danno disposizioni senza essere suffragate da relativi articoli di legge.
Le Federazioni sono diventate
meri enti esecutori di disposizioni altrui che sono diventati centri di potere.
La legge riconosce solo al
CONI la vigilanza sui bilanci federali.
Si chiariscano quali sono le
leggi vigenti che oggi riconoscono gli articoli che legiferano il nostro mondo.
E’ una grande confusione.