Con carattere, coraggio e una grande prestazione di squadra, le ragazze di coach Restivo si impongono in Gara 3 dei playout contro la MEP Pellegrini Alpo: 76-67 il risultato finale. Partenza decisa, intensità costante e lucidità nei momenti chiave grazie anche alle grandi prove di Carangelo e Taylor. La Dinamo c’è. E ci sarà anche l’anno prossimo, ancora tra le grandi.
DINAMO – ALPO 76-67 (30-11 / 39-22 (9-11) /58-42 (19-20)
Dinamo: Carangelo 22, Natali 11, Taylor 24, Toffolo 4, Begic 7, Grattini 4, Diallo 4, Nieddu, Spiga, Peana. All.Restivo
Alpo: Parmesani 6, Keller, Rosignoli 3, Spinelli 9, Moriconi 10, Frustaci 11, Rainis, Ejiofor 12, Tulonen 10, Soglia 2. All.Soave
MVP: Carangelo approccia la partita in maniera fantastica, mette in ritmo tutte le compagne e gioca un match a tutto tondo, realizzando canestri fondamentali: chiude con 22 punti, 8 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi e 27 di valutazione.
CHIAVI DEL MATCH: L’approccio della Dinamo
NOTE: Prima della palla a due, osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Papa Francesco.
GRANDE APPROCCIO DINAMO
Partenza di fuoco per la Dinamo che di nervi aggredisce la partita, mettendo in grande difficoltà Alpo. Carangelo spinge a tutta, Toffolo e Begic realizzano canestri chiave, Natali in transizione costringe Soave al time out (13-2).  Sassari ha fiducia e sceglie bene, Taylor è un fattore determinante, fa tutte le cose giuste, il Banco ha un’altra marcia e vince ogni duello, la forbice si allarga fino al 23-4. Soave si mette a zona, Alpo prova a reagire ma la Dinamo del 1° quarto è molto vicina alla perfezione. Al 10’ il Banco è avanti 30-11.
SASSARI MANTIENE IL VANTAGGIO
Alpo prova a reagire dal punto di vista emotivo, Soave prova a mischiare i quintetti ma non trova la continuità avuta in gara 2. Restivo deve gestire le forza di una rotazione obbligata a 7, la Dinamo sporca le percentuali e segna solo 2 punti su tiro libero nei primi cinque minuti del quarto, le veronesi non ne approfittano e il punteggio rimane bloccato. Taylor e Carangelo spingono Sassari, Alpo si difende ma non crea parziali, all’intervallo il Banco è avanti 39-22 con le ospiti costrette al 25% dal campo. 13 punti per Taylor e 9 punti per una super Carangelo che ha già 5 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi. 
TAYLOR & CARANGELO 
La Dinamo approccia benissimo anche nel 3° quarto, Taylor è un martello che mette a dura prova la difesa di Alpo, Natali è in ritmo dall’arco, Carangelo continua ad avere il pallino del gioco, il Banco arriva 51-28. Frustaci prova a prendere per mano le compagne, Alpo ci mette energia, la Dinamo vuole resistere, Carangelo commette il 3° ma è fondamentale. Spinelli allo scadere del quarto tiene in rotta Alpo (58-42).
Alpo si aggrappa a Spinelli che segna tre triple consecutive, ma Carangelo e Taylor con un runner di Natali tengono Sassari a distanza. Questa volta, a differenza di gara 1, le women non si fanno distrarre o aggredire, la squadra di Restivo mantiene la lucidità e respinge ogni tentativo delle avversarie di rientrare nel match. Carangelo gioca una partita fantastica così come Taylor, preziosissima Natali insieme alla miglior Begic dell’ultima parte di stagione. Finisce tra gli applausi del PalaSerradimigni con Alpo che realizza le ultime quattro triple ma è troppo tardi, finisce 76-67 tra gli abbracci delle ragazze e dello staff. 

LA CONFERENZA STAMPA

Dopo la vittoria per 76-67 sulla MEP Pellegrini Alpo, che è valsa la permanenza nella Serie A1 Techfind, il tecnico della Dinamo Banco di Sardegna Antonello Restivo e la capitana Debora Carangelo sono intervenuti in conferenza stampa. Queste le loro parole.
Coach Antonello Restivo: “Prima di tutto, voglio fare i complimenti ad Alpo: devo essere sincero, non era facile affrontarli. C’era tanta tensione, loro avevano vinto solo una partita a settembre, ma in Gara 2 hanno fatto una grande prestazione. È una piazza che merita la Serie A1, spero davvero di ritrovarli presto.
Questa era una partita importantissima, e ci tenevamo tutti in modo particolare. Personalmente, ho sofferto tantissimo questo playout: ogni giorno c’era un’insidia, un imprevisto. Volevo regalare al club qualcosa di speciale, un piccolo miracolo.
Non era semplice restare lucidi dopo l’infortunio di Begić il 28 dicembre, e poi l’assenza di Gonzales. Recuperare energie, mentali e fisiche, è stato difficilissimo. Ma le ragazze sono state straordinarie.
Dopo Gara 2 abbiamo fatto una riunione molto importante, e oggi si è visto un approccio diverso, forte sia dal punto di vista mentale che fisico. Sapevamo che Alpo, con le sue rotazioni ampie, avrebbe cercato di colpire sul nostro eventuale calo fisico. Ma noi ci siamo stati, e con grande lucidità.
È stata una stagione complicata, ma dentro questo percorso ci sono tante cose positive. Le ragazze hanno imparato valori che vanno oltre il campo, e sono certo che se li porteranno dietro anche nella loro carriera futura.
Dopo l’infortunio di Begić abbiamo provato in ogni modo a chiudere il discorso playoff, perché finire ai playout avrebbe potuto essere un boomerang. Il primo anno li consideravamo parte del nostro percorso, ma quest’anno no, e questo ha reso tutto più complesso. Ma le risposte sono arrivate, e oggi posso dire di essere orgoglioso.
Dopo una Gara 2 difficile, sarebbe stato facile cadere. Invece abbiamo capito che serviva unità, e la voglia di sporcarsi le mani. Nei playout emergono valori diversi: sabato non li avevamo messi in campo, oggi sì.
L’importanza delle italiane? Natali è una giocatrice di grande qualità. In un certo momento non si sentiva sicura, poi ha tirato fuori il carattere e ha disputato dei playout “da americana”. Toffolo ha giocato 35 minuti in campionato ed Eurocup, la sua crescita è evidente. Voglio sottolineare anche i miglioramenti di Chiara Grattini, che ha ancora ampi margini per crescere.
In questi giorni ho ricevuto tanti messaggi da ex giocatrici Dinamo, pieni di affetto. Sono felice di questo legame che resta, e spero che le ragazze di oggi possano far tesoro di questa esperienza, anche nella vita.”
Debora Carangelo: "Sono felice, volevamo questa vittoria con tutte le nostre forze. Non meritavamo un finale diverso. Abbiamo capito che eravamo più forti, ma solo se entravamo in campo con aggressività fin dal primo possesso.
Siamo state unite, ci abbiamo messo cuore e carattere. Abbiamo dimostrato il nostro valore.
Ringrazio tutte le mie compagne: nei playout ogni partita è una battaglia, e oggi eravamo concentrate. Ce la siamo presa.
La pressione? Era tutta sulle nostre spalle, ma abbiamo dimostrato che volevamo vincerla davvero. Quelle di Gara 2 non eravamo noi. Oggi, invece, siamo state tutte compatte. Tutte hanno dato qualcosa, ed è forse stata la partita con più coesione di tutta la stagione.
Alla fine ho pianto, di rabbia e di gioia. Perché non è stata una stagione facile, tra alti e bassi".
Ringrazio anche i tifosi che ci hanno sostenuto: quando si arriva a partite così, conta solo vincere.
L’abbraccio con coach Restivo? In realtà ci abbracciamo spesso, non ci sono state parole particolari, ma è stato un momento speciale.”

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