Siamo di nuovo arrivati a quel momento dell'anno: i Playoff. Dove può succedere di tutto, anche in barba alla stagione regolare. C’è chi dice che siano un altro sport, secondo noi la definizione migliore l'ha data uno che qualche serie nella postseason l’ha giocata:

“La stagione non è una corsa a chi è più veloce, è una maratona. I Playoff – se sei abbastanza fortunato nel farli – sono più come fare una serie di scatti. Prima devi concentrarti su un avversario. Una volta finito, su un altro”.

Con Jerry West a tracciare questa definizione di base, entriamo in questi Playoff della Sorbino Cup A1. Partendo dal prologo già giocato, i due spareggi per i quarti.

Nella sfida tra Allianz Geas Sesto San Giovanni e Treofan Battipaglia sicuramente da segnalare il debutto a 15 anni e 315 giorni per Federica Merisio, con tanto di primi punti (due in 5’) da senior: storia particolare quella della giovane del Geas, che prima di domenica aveva fatto registrare due convocazioni con Ragusa e Schio senza entrare in campo. Esordio assoluto dunque per lei, e nei Playoff! Il match di ritorno tra le lombarde e le campane (decimate dagli infortuni), da 52 punti di scarto per un 85-33 finale, è inoltre la sfida di post-stagione terminata col maggior scarto dalla stagione 2013/2014, quando Schio battè 94-33 Orvieto in Gara 1 dei quarti di finale, +61 praticamente irraggiungibile.

Use Scotti Empoli e Meccanica Nova Vigarano hanno dato vita a un avvincente turno Playoff. Empoli, con la vittoria 70-69 nel match di andata, è riuscita nell’impresa di vincere al suo primo match in assoluto ai Playoff di A1 della sua storia. L’ultima squadra a riuscirci? Proprio Vigarano nel 2015/2016 (77-72 contro Parma). In entrambi i casi, il match di ritorno ha però sancito l’eliminazione. Tra le sconfitte segnaliamo le due partite eccellenti di Erin Mathias, 20.5 e 13 rimbalzi di media, un “upgrade” spaventoso rispetto al 12.9+9.1 della stagione regolare.

Le serie che andranno giocate vivranno una storia tutta loro da raccontare. Noi abbiamo deciso di dare un'occhiata al passato delle otto formazioni coinvolte, e agli incroci tra loro.

Schio contro Vigarano, di suo, una storia l’ha già raccontata: il precedente più fresco ai Playoff è il quarto di finale dei Playoff 2016/2017. In quel caso secco 2-0 delle Orange frutto di un +47 a Schio (89-42) e del +25 a Vigarano (56-81). Sono passate solo due stagioni, eppure  gli unici “testimoni” di quella serie sono Raffaella Masciadri, 24’ giocati in quei due match, da una parte e coach Luca Andreoli dall’altra. Un precedente da registrare, ma di fatto un capitolo completamente nuovo da scrivere.

Il quarto di finale tra Venezia e Geas porta con la mente a quanto successo a San Martino di Lupari lo scorso 2 marzo, la vittoria del Geas in semifinale di Coppa Italia, e poi alla successiva rivincita del 10 marzo. Le due squadre si affrontano di nuovo a 26 giorni di distanza dall’ultimo scontro. Non è un record: la scorsa stagione Napoli e Lucca giocarono la loro Gara 1 appena dieci giorni dopo il loro scontro nel Round of Challenge, due anni fa solo 17 giorni separarono i due scontri Torino-Vigarano e Umbertide-Broni. Le almeno quattro partite, con le prossime Gara 1 e 2, giocate tra Venezia e Geas in 37 giorni su tre “fasi” diverse (campionato, Coppa e Playoff) rappresentano però un unicum nel nostro campionato.

Ragusa e Lucca sono già sicure del loro scontro dal 17 marzo, data della penultima giornata che ha sancito il sesto posto della squadra di Serventi. Il duello tra iblee e toscane ha il precedente più fresco nella stagione 2014/2015, 2-0 per le siciliane 54-46 a Ragusa e 45-69 a Lucca. L’unica superstite di quella serie? Sabrina Cinili, che tra l’altro fu la MVP di Gara 2 con 14 punti, 9 rimbalzi e 27 di valutazione. Ragusa ha una buona tradizione nelle sfide di A1 (Regular Season e Playoff) contro Lucca: 11-3 il record a favore delle iblee, che cavalcano una striscia di quattro vittorie consecutive contro le toscane. L’ultima vittoria lucchese un 56-58 a Ragusa datato 4 novembre 2017, deciso a 7” dalla fine dal canestro vincente della svedese Drammeh.

Terminiamo la rassegna con Broni-San Martino di Lupari, il nuovo che avanza, in tutti i sensi. Con una storia d’A1 abbastanza recente, le due squadre sommano un totale di 14 partite ai Playoff spalmate su sei partecipazioni: San Martino ha un record complessivo nella postseason di 2-8, con le ultime due vittorie ottenute nell’aprile 2016 contro Orvieto negli ottavi di finale. Monica Tonello (una presenza nel match d’andata, 20' giocati), la giovane Francesca Beraldo e coach Gianluca “Larry” Abignente sono gli unici ancora a roster per le “Lupe”. Broni, invece, è a caccia della prima vittoria ai Playoff: zero vittorie e quattro sconfitte nel cartellino della società lombarda. Nessuna delle due squadre è mai andata oltre ai quarti di finale: c’è sempre una prima volta...

Chiudiamo con una breve rassegna delle migliori performance di una Serie A2, sempre più vicina ai suoi Playoff.  Tre segnalazioni "straniere": Lorena Molnar, croata di Carugate ha fatto registrare il season high 24 punti, accompagnati da 14 rimbalzi (35 di valutazione). Non è una sorpresa Nadia Mossong di Pall. Bolzano, che col 20+14 contro Vicenza (34 di valutazione) ha fatto registrare la nona doppia doppia in quest'annata: e la terza di fila, segno di grande continuità. High stagionale per valutazione (35) e rimbalzi per Maria Estela Royo Torres nella sconfitta di Milano a Crema: è la terza volta in stagione che la spagnola prende ben 17 rimbalzi (le altre due con Ponzano e Castelnuovo). Un buon modo per fare la differenza.

(Foto di Marco Brioschi - Allianz Geas Sesto San Giovanni)

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