Ogni tanto ci penso: quando e se dovessi scegliere tra chimica e basket, come farò?». Clara Salvini gioca come ala grande nell'lren Fixi Torino, serie A! di basket femminile. Ma è anche laureata in Chimica e sta portando a termine un Dottorato di Ricerca al Politecnico di Torino. E pure qui siamo in serie Ai, anzi di più: in Champions. Scegliere una o l'altra strada non sarà facile. «Ma per ora il problema non si pone - spiega Clara - e riesco a portare avanti entrambe le mie passioni. Amici e famigliari mi ripetono sempre: ogni volta dici che sarà l'ultimo anno di basket e poi... È vero, però ogni volta mi diverto, che ci posso fare? Raccolgo soddisfazioni, insegnamenti, esperienze. Ho molto da imparare e non intendo fermarmi qui». All'lren Fixi è rientrata dopo una parentesi di un anno in serie A2, a Castelnuovo Scrivia. «Avevo iniziato uno stage in un'azienda da quelle parti, a Villanova, una scelta dettata da ragioni logistiche. E ancora una volta si è rivelata una bella avventura. Il ritorno a Torino è stato provvidenziale anche per il mio Dottorato (in Scienza e Tecnologia dei Materiali) che ha inciso sulla valutazione. Ritrovare un allenatore in gamba come Massimo Riga è stato poi un altro elemento decisivo. Conosco quasi tutte le ragazze, siamo una squadra giovane, dinamica e grintosa, con un grande cuore come avrete visto contro Schio al Torneo del 60 ° anniversario. Insieme possiamo vincere. Io posso portare il mio contributo, qualcosa di utile, la serietà che ci metto sempre». E altri valori da insegnare, aggiungiamo. A proposito, in cima ai sogni fuori dal campo c'è sempre lo studio: «Mi piacerebbe insegnare, completare il percorso accademico. Per ora continuo a imparare lavorando nel mio gruppo di ricerca. Di cosa ci occupiamo? Detto in breve, elaboriamo modelli che offrono alle aziende soluzioni di riduzione dell'inquinamento in un sistema di ecologia circolare». L'impegno è costante, alla presentazione della squadra in Comune la scorsa settimana, Clara non c'era. «Se riesco a portare avanti basket e università è grazie alla disponibilità del Politecnico e a quella dello staff tecnico e dirigenziale della Pallacanestro Torino. Mi aiutano, mi seguono e questo per me ha un grande significato». Del resto, lo sport resta una base solida su cui realizzare progetti di vita: «Verissimo. Per esempio — sorride Clara — ti insegna a non mollare mai. Per me è sempre stato così».

(Tratto da Corriere della Sera - Edizione Torino, pag.18)

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