Quella in calendario domenica 24 Settembre alle 18.00 a Lucca sarà la 22ma finaledi Supercoppa, la 14ma disputata dal Famila Wuber Schio che corre per il nono titolo del trofeo di Lega dopo 7 finali consecutive.

I numeri raccontano le emozioni del blasone ma poco della preparazione che le scledensi hanno affrontato in questo primo mese di lavoro con il nuovo corso tecnico: ad oggi, 31 giorni di lavoro intensi con qualche ostacolo che, come i tifosi orange hanno potuto appurare, ha cementato ulteriormente un gruppo comunque consolidato, competitivo e che si è dimostrato, in questo preseason, affiatato e motivato.
Fisicamente “rispetto alla settimana scorsa – dice coach Pierre Vincent – la condizione è cresciuta anche in considerazione del programma che abbiamo preparato con lo staff. In questi ultimi giorni ci siamo concentrati maggiormente sulla costruzione del gioco e, anche se ci sono ancora margini di miglioramento, siamo pronti per questa finale”.
Il ritorno, positivo, di Macchi in campo ha caricato ulteriormente l’ambiente, già “on fire” dopo le buone performance messe a segno dal team sia sul parquet di casa che a Venezia e San Martino.
La Gesam Gas Lucca ha rinnovato molto sia nel roster che nella composizione tecnica con l’arrivo del veneziano Loris Barbiero a guidare le toscane. “Abbiamo studiato le caratteristiche dell’avversario – dice coach Vincent – una squadra pericolosa che riesce a far segnare le loro lunghe che sanno essere molto mobili. Una caratteristica che potrebbe metterci in difficoltà alla quale dovremo rispondere con una prestazione difensiva puntuale e compatta”.
Le attese per Gesam Gas Lucca – Famila Wuber Schio, come sempre in quest’ultimo lustro cestistico, sono alte per i tanti temi tecnico-tattici e agonistici.
Ex dell’incontro Francesca Dotto e Kathrin Ress sulla sponda orange e Valeria Battisodo dal lato lucchese.

 

Ufficio stampa Famila Schio

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