Quando abbiamo scelto, partendo da quel patrimonio dell'umanità del basket femminile che è l'Almanacco di Massimiliano Mascolo, di fare tesoro dei numeri in esso contenuti per rendere omaggio, in maniera anticonvenzionale, ai traguardi raggiunti dalle donne del basket italiano, partendo dalla "regina" delle presenze giunta a quota 642 partite in serie A1, Raffaella Masciadri, e poi iniziando una risalita della classifica da chi appartiene al Club delle 300 (presenze), con Chiara Pastore, abbiamo scritto a tutte una mail invitandole a "raccontarsi", con il cuore in mano.

Il risultato è stato straordinario, da subito. 

E siccome siamo convinti che noi siamo anche i libri che leggiamo, ci piace introdurre questa seconda protagonista del Club, Chiara Consolini, con un riferimento al libro "Le affinità elettive" di Goethe, perché nel lasciarci trasportare dal fiume di emozioni espresse "con il cuore in mano" (parole sue) da Chiara, perchè com'è scritto nel libro "Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono."

E leggendo le sue parole abbiamo la sensazione di aver (almeno) provato ad andare da lei. 

Buona lettura!


"Mi è stato detto che sono arrivata a 307 presenze in Serie A e la prima cosa a cui ho pensato è stato il mio esordio, forse perché, quando si raggiungono certi traguardi, la prima cosa che uno fa è girarsi indietro a guardare da dove è partito, dove tutto è iniziato.

Ho ripensato al luogo, alle persone con cui quel 24 Ottobre 2004 ho debuttato nel campionato delle "grandi". 

Ho ripensato alle lacrime a fine partita, salutando la mia famiglia e il mio primo allenatore di Garda sugli spalti, con Fabio Fossati, che mi aveva appena regalato quella grande opportunità, che mi vede e mi dice:" Cosa piangi, salame?!"

Ho ripensato a Marta Rezoagli che imitava il mio "coast to coast" in spogliatoio e a Betta Moro che mi diceva che sarei diventata una grande giocatrice se fossi andata a prenderle le forbici per togliersi la fasciatura, tutti ricordi talmente nitidi che sembra veramente successo pochissimo tempo fa.

Avevo 16 anni ed è stato il mio primo anno fuori casa, lasciando la piccola realtà del Garda Basket per arrivare alla corte di Marcello Cestaro, dal suo Famila Schio.
Una squadra nuova, una scuola nuova, una vita nuova. Per me era come in un sogno, allenamenti mattina e pomeriggio, palla da basket sempre in mano, poi iniziò la scuola e insomma, diciamo che non sono stata un'alunna modello, "so' apena smontà dall'aereo" e "la sesta" rimangono nella leggenda.

Rimango a Schio 4 anni, dai 16 ai 20 anni, dove incontro atlete, Persone Vere, che mi insegnano tutto quello che so sul professionismo, sull'etica del lavoro, sull'essere una giocatrice di pallacanestro.

Dopo di che nel 2008 arriva la chiamata di Mirco Diamanti, squadra e società al primo anno in serie A2 e molto ambiziose. L'anno a Lucca si rivela una di quelle annate magiche, indimenticabili. Centriamo la stagione (quasi) perfetta.., ma perdiamo la finale per salire contro Cavezzo a gara 3, con un PalaTagliate stracolmo per gara 2 che ancora adesso, ripensandoci, mi vengono i brividi.

Dopo quell'anno ricevo la chiamata di Umbertide, dove starò 2 anni. Mi chiama Lorenzo "Lollo" Serventi che da subito mi travolge con la sua passione per la Pallacanestro. Un allenatore, un uomo vero, che mette tutto sé stesso per insegnarti, correggerti, per farti crescere per davvero. Sarò sempre grata a Lollo per tutto quello che ha fatto per me.

Poi torno a Schio, per 2 anni, dove purtroppo subisco un brutto infortunio al ginocchio destro, perdendo tutta l'ultima parte della stagione. Dopo questo brutto episodio e una profonda metabolizzazione della cosa, sono riuscita comunque a reagire, senza mai mollare un secondo, prendendo sempre più consapevolezza nei miei mezzi e in me stessa iniziando a conoscerMi di più. Sono uscita da quei 6 mesi di fatica e sudore molto arricchita a livello personale. 

Quando in un momento così difficile vi dicono: "Tornerai più forte di prima" , all'inizio pensi a parole di circostanza, invece Credeteci, in un modo o nell'altro, è Vero.

Dopo Schio torno a Umbertide, volevo ritrovare fiducia, volevo più spazio e serenità interiore e sono tornata da colui che più crede in me, Lollo.
Rimango a Umbertide altri 2 anni, poi arriva la chiamata da Ragusa, squadra dove tutt'ora gioco. Realtà completamente nuova che da subito mi accoglie con il suo calore, con le sue tradizioni e con l'amore per la loro terra. Società molto ambiziosa, in continua crescita con la quale, per ora, sono riuscita a vincere una Coppa Italia indimenticabile.

MOMENTO PIÙ BELLO: La Vittoria della Supercoppa (7 Ottobre 2012) a Taranto con Schio, a 6 mesi esatti dall'operazione al ginocchio, e la Coppa Italia 2015-2016 con Ragusa.

MOMENTO PIU' BRUTTO: Direi l'Infortunio e le brutte sensazioni che ti porti dietro all'inizio, e la sedia a rotelle perché erano finite le stampelle, anche quella non ha aiutato, nè me nè la schiena di Chicca Macchi che mi portava in giro...

RIMPIANTI: Forse il mio rimpianto è quello di non essere riuscita a essere convocata con continuità in Nazionale nelle manifestazioni importanti.

NOMI IMPORTANTI: Lui l'ho già nominato durante il racconto, ma Lollo e il suo amore per questo sport va sicuramente ri-citato.

Fabio Fossati: per essere stato il primo a vedere qualcosa in me.

Qui riprendo un po' Chiara Pastore scrivendo che anche per me Betta Moro è colei che più mi ha fatto capire che cosa voglia dire essere Leader, avere la squadra in mano, sapere cosa dire e fare al momento giusto.

Poi non posso non nominare la mia giocatrice preferita: Penny Taylor. La sua eleganza, la sua umiltà, il suo essere silenziosa in spogliatoio ma Killer sul rettangolo di gioco. Quando andavo a scuola cantavo il coro "Penny Taylor non la tieni" anche ai professori.

Se io riuscissi mai a diventare per qualche giovane un vero esempio da seguire come sono state per me queste ragazze, che mi hanno preso per mano durante i miei primi anni di crescita, sarebbe per me la vittoria più grande." 

Chiara Consolini 

 

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