La seconda giornata della Serie A1 non ha consegnato al campionato particolari sorprese, con le quattro big che sono, dopo 80', le uniche formazioni a punteggio pieno. Va aspettato il recupero del 18 ottobre tra Sassari e San Giovanni Valdarno, ma la classifica assume già una sua piccola definizione.

Tutto facile per il Famila Wuber Schio che liquida 67-38 (Bestagno 13; Begic 8) un Allianz Geas ampiamente rimaneggiato con una sola straniera arruolabile oltre alle assenze di lungo corso di Arturi e Crudo, come già successo nell'Opening Day. Martina Bestagno, la top scorer, così a fine gara: "Dobbiamo lavorare su questi up and down che abbiamo avuto durante la partita, ma è stata una bella partita. Rhyne (Howard che ha esordito ieri, ndr) è appena arrivata, dobbiamo ancora inserire Marina (Mabrey, ndr), alcune occasioni ci servono quasi da allenamento per il prosieguo della stagione". Ilaria Panzera laconica sul match del suo Geas: "Anche per noi, considerata la situazione, la partita è servita da allenamento per lavorare su noi stesse. Dispiace perchè potevamo fare meglio, Schio ha imposto la partita fin da subito e purtroppo non siamo riuscite a lavorare come volevamo, complici anche le percentuali basse".

La Virtus Segafredo Bologna è forse la "big" che soffre di più contro il Fila San Martino di Lupari, ma vince 85-72 (Laksa 27; Milazzo 24) pur senza Dojkic, approfittando di una San Martino accorciata dagli infortuni di Pastrello e Guarise quindi stanca nel finale. L'analisi del coach Virtus Giampiero Ticchi: "Una partita in cui avevamo un avversario con grande intensità e buone giocatrici. Siamo riuscite a giocare bene in attacco ma in difesa abbiamo concesso troppo per tutta la partita: dobbiamo lavorare su questo aspetto, ci hanno messo in difficoltà. Non era comunque scontato rimettere la testa avanti quando a 5’ dalla fine sei sotto nel punteggio per la prima volta, segnale che stiamo migliorando in termini di mentalità e voglia". Il coach delle Lupe Lorenzo Serventi è soddisfatto della prestazione: "Quando giochiamo in ritmo siamo brave, con due rotazioni in meno purtroppo alla fine eravamo stanche. Le ragazze hanno fatto un'ottima partita, facendo tutte le cose che avevamo preparato, mi sono piaciute".

Conferma le buone impressioni dell'Opening Day la Passalacqua Ragusa che confeziona un'altra vittoria ad alto punteggio in casa di RMB Brixia Basket, 65-83 (Johnson 23, Anigwe 24). Coach Mirco Diamanti non è ancora pienamente soddisfatto delle iblee, ma pone l'accento sulla stanchezza: "Non credo sia stata una gara e una prestazione esaltante, è un tour de force pesante perché questi 10 giorni interamente fuori non sono stati semplici a livello logistico, quindi c'è quindi grande stanchezza e ci sono state soprattutto nella prima parte della partita un po' di distrazioni che hanno dato a loro la possibilità di rientrare sempre. La mia sensazione è stata che non eravamo così presenti come l'altro giorno, però in queste gare è importante vincere". Coach Stefano Zanardi critico per la prestazione di parte del gruppo: "Non possiamo reggerci solo sulle spalle delle Under, se non ci fossero state loro sarebbe finita molto male. Chiedo di più alle nostre giocatrici senior perchè abbiamo sbagliato cose anche semplici, sperperando buone opportunità. Chiaramente Ragusa ha un passo in più da un punto di vista fisico rispetto a noi, ma serve tirare fuori l'entusiasmo della matricola per potersela giocare".

Bene anche l'Umana Reyer Venezia che però esprime una gara a due facce, rischiando nel finale: La Molisana Magnolia Campobasso sconfitta per 80-68 (Shepard 22; Parks 20). In casa Reyer l'unica tegola è forse l'infortunio di Fassina, durante il riscaldamento: distorsione per lei. Coach Mazzon a fine gara per le lagunari:"Incredibile, prima volta nella mia vita da coach che perdo una giocatrice in riscaldamento: siamo sempre più in emergenza, considerate le straniere mancanti e le lungodegenti come Pan, oggi però le ragazze sono state encomiabili, bravissime. Abbiamo anche fatto debuttare una ragazza di 15 anni in quintetto base (Franchini, ndr), insomma il bilancio è positivo: ora contiamo di recuperare tutte per fare ancora meglio". Nell'analisi postpartita il coach ospite Domenico Sabatelli pone l'accento su un primo tempo negativo, da oltre venti punti di scarto incassati: "Abbiamo dato vita ad un primo tempo non nostro da un punto di vista difensivo perché abbiamo finito con il concedere tanti, troppi punti alle nostre avversarie ed è questo che ho sottolineato con forza alle ragazze nel chiuso degli spogliatoi durante l'intervallo lungo", quando poi è arrivata effettivamente una scossa.

Dietro le "quattro sorelle", si muove qualcosa per Gesam Gas E Luce Lucca che regola 75-60 la Parking Graf Crema trovando una maestosa Natali da 23 punti; per Crema 22 dell'americana Dickey, più in palla rispetto alla prima uscita. Grossa tegola per la Gesam l'infortunio di Agnew, per cui non filtra grande ottimismo dalle parole del coach Luca Andreoli: "Si è girata il ginocchio sinistro, per esperienza mi è sembrato un infortunio serio, ma attendiamo visite e analisi. Sulla gara, devo dire che oggi abbiamo messo l'energia che ci è mancata contro Campobasso e quando questo succede il risultato arriva sempre". Sulla prestazione generale delle cremasche il presidente Paolo Manclossi esprime alcune perplessità: "Per tanti motivi ritengo che la squadra sia ancora in work progress. Sinceramente dopo la confortante prova di Cagliari questa sera la squadra, in generale, mi ha convinto meno. Abbiamo iniziato male e a questi livelli non ce lo possiamo permettere perché poi, al netto dei problemi oggettivi che ci sono ma che non possono essere un alibi, tutto diventa maledettamente complicato". 

La partita più bella del turno, a porte chiuse, è forse quella tra Akronos Tech Moncalieri ed E-Work Faenza, vinta 88-85 da una Moncalieri trascinata dal career high di Tagliamento (35 punti), nonostante il 21+18 di Kunaiyi-Akpanah per le faentine. In casa Akronos tanto entusiasmo per la vittoria in campionato, lo si percepisce dalle parole della protagonista della serata, Marzia Tagliamento: "Sentivo di dovermi rifare dopo l'esordio in cui mi sono fatta prendere un po' dall'emozione. La squadra contava su di me, avevamo voglia di vincere e fare una buona partita: i miei punti e le mie prestazioni derivano dalle possibilità che la mia squadra mi concede. Complessivamente abbiamo fatto bene, forse qualche errore di troppo nel finale e dobbiamo lavorare sulla difesa". La play Giulia Moroni amareggiata nel postpartita di Faenza: "Una partita intensa, in cui abbiamo tenuto un ritmo alto e siamo state aggressive ma abbiamo avuto troppi blackout, che purtroppo si pagano nei momenti importanti. Non è andata come speravamo, eravamo pronti ma non sempre sul campo va come ci si aspetta".

(Foto Andrea Gilardi/Ciamillo-Castoria)

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